mercoledì 9 giugno 2010

"Insegneremo anche a una cuoca come si fa a dirigere lo Stato"

Mi hanno sempre affascinato queste parole che un poeta da me molto amato, Vladimir Majakovskij, mette in bocca a Lenin: e se il comunismo fosse uno Stato diretto dalle cuoche, e non quella cosaccia lì che hanno fatto in Unione Sovietica e in qualche altro posto, io sarei ancora comunista (a venti lo ero ancora, a trenta certamente non più, ma di questa perdita di fede parleremo un'altra volta).
Le cuoche che mandano avanti una cucina, per la propria famiglia, in una mensa o in un ristorante, hanno le competenze concrete del "provisioning", il provvedere. Hanno cura che sia soddisfatto il bisogno più di base, nutrirsi.
L'economia secondo me, come secondo Julie Nelson, deve smettere di essere una scienza astratta del mercato, e diventare una scienza concreta del "provisioning", del come nutrire l'umanità senza distruggere il pianeta. Questo mi sembra sufficiente come primo post di presentazione. Come allegato, metterò di lato la poesia di Majakovskij, che è più utile a capire cosa è stato il comunismo di tutti i libri neri che possa propinarci l'editore che ci governa, il Mostro Sacro Burlesco.

1 commento:

  1. Cara Elisabetta, benvenuta fra i/le blogger, categoria di cui con piacere faccio parte anch'io da un paio d'anni, come "avanzi di cucina" (come vedi la cucina c'entra sempre..) Ti seguirò molto volentieri
    Mara Gasbarrone

    RispondiElimina